Contenuto
- Purim in Tel-Aviv
- Ukrainer Khosidl
- Hora
- Bedouins in the Negev
- Jerusalem - "Meditation at the Wailing-Wall"
Kees Vlak dedica la rapsodia “Israel Shalom” al moderno stato di Israele. Pertanto ha riarrangiato temi folcloristici.
L’inizio dell’opera è marcato dall’atmosfera della festa israeliana di Purim, che viene festeggiata con ritmi allegri e sfrenati – del tutto paragonabile con il carnevale europeo. Sono inconfondibili gli influssi della musica dell’Europa orientale, dell’Ungheria e della Bulgaria, ma anche la musica gitana e delle danze.
Nel passaggio successivo l’assolo di clarinetto illustra la solitudine dei nomadi arabi del Negev.
Questa solitudine è seguita da un’elegia (lamento) davanti al Muro del Pianto a Gerusalemme. Nel finale il compositore si riallaccia ancora una volta all’atmosfera esuberante dell’inizio per portare poi la rapsodia ad una conclusione trionfante.