Il volume tratta del concetto di musica “secondo natura” che Giuseppe Tartini elaborò in base a un affascinante ma poco sistematico complesso di idee filosofiche e (para)-scientifiche, ricorrendo anche all’osservazione di una tradizione orale che il violinista reputava, in quanto semplice e istintiva, immune dall’artificiosità della tradizione colta moderna.
Un’analisi dei fondamenti dell’estetica neo-Platonica sulla base degli scritti di Tartini, il significato e il ruolo della natura nell’arte, il rapporto di Tartini con la musica popolare e in particolare con la musica di tradizione orale istriana, l’analisi delle differenti versioni delle trascrizioni tartiniane dell’“Aria del Tasso”. Premio internazionale Latina di studi musicali, 1997.